sabato 20 ottobre 2007

Suris Saray

Gli occhioni neri e il sorriso solare sono quelli di Suris Saray, una bimba di nove anni della Boquilla di Cartagena de Indias. Arrivai proprio qui, sulla costa caribica colombiana, qualche anno fa in compagnia dall'amica Iris. Da fanatico delle guide Lonely Planet non potevo perdermi questo "villaggio di pescatori, popolato in maggioranza da afrodiscendenti, dove si può mangiare del pesce fresco delizioso e godersi lo spettacolo di una foresta di mangrovie diventata riserva naturale protetta". Sdraiati sulle amache in attesa del pranzo, fui colpito subito da quei bimbi e quelle bimbe lasciate fin da piccoli al loro destino. Un destino fatto di elemosina, sfruttamento, fatica, violenza, abbandono. In questo contesto operano da alcuni anni Rosy&Pino, una coppia di italiani in pensione che dopo tanti viaggi, hanno deciso di fermarsi proprio qui alla Boquilla, per aiutarli. Quando passai da quelle parti erano già al lavoro alla Casa Italia Ong, ma purtroppo non ebbi il piacere di conoscerli. Piacere e fortuna che ebbi qualche mese fa, durante una ricerca online sulle adozioni a distanza. Mi piacque subito ciò che stanno facendo. Impressione confermata sia dagli amici costeni Favio e Meri andati a trovarli sul posto, che dalla telefonata con Rosy. Spero che questo piccolo gesto possa contribuire a garantire alla bimba (cibo regolare, assistenza medica, educazione) ciò che noi tutti abbiamo ricevuto senza chiedere e, pertanto, diamo per scontato. Spero che ciò possa aiutarla a crescere in modo equilibrato ed armonico. Piccola, sono certo che un giorno ci incontreremo!